L’incontro fra un artista che ha fatto della fantasia e del colore il suo punto di forza con la fertile creatività degli studenti del Liceo Artistico non può che produrre risultati inaspettati, ma quelli che si sono ottenuti in questo progetto sono a dir poco sorprendenti.
Senza saperlo c’era qualcosa che accostava il fare arte di Aleandro Roncarà al mondo dei ragazzi.
Tutto ha avuto inizio nell’autunno 2016 quando la mia Preside mi ha parlato di un nuovo progetto propostole dall’associazione culturale pistoiese Gli Otto Venti, che avrebbe riguardato lo studio e la rielaborazione di un prodotto artistico di Aleandro Roncarà, il famoso “Centòmini”, progetto da sviluppare con una delle mie classi.
Per mia natura, quando si tratta di affrontare qualcosa di nuovo provo piacere nello sperimentare la novità, quando poi, tutto questo si svolge in ambito scolastico e riguarda l’arte ed ho la possibilità di uscire dalle consuete tematiche progettuali, mi viene spontaneo di abbracciare immediatamente la proposta. Così è stato per Centòmini.
Dovevo però riscontrare l’interesse anche da parte dei miei ragazzi e per un lavoro di questo genere ho pensato che gli studenti del quinto anno avrebbero avuto le conoscenze e gli strumenti migliori per poterlo destreggiare. Quando ne ho parlato con loro ero incerta sulla reazione, questa tematica era molto diversa da quelle affrontate finora nel percorso scolastico, non si trattava di progettare un oggetto d’arredo o qualcosa del genere, ma di rielaborare l’opera di un artista.
La sorpresa è stata nella loro reazione, nessun senso di smarrimento, ma interesse ed empatia con l’operato di Roncarà.
Ho chiesto ai ragazzi di iniziare con rapidi studi grafici e nel giro di pochi giorni avevano già prodotto fogli e fogli pieni di idee, idee interessanti, non banali e soprattutto avevano centrato in pieno l’argomento del lavoro.
Col passare dei giorni e disegnando sia nelle mie ore di lezione che in quelle del professor Raiser gli elaborati aumentavano a dismisura al punto che, in alcuni casi, abbiamo dovuto mettere un freno al fiume inarrestabile di creatività da parte dei nostri studenti e la cosa più interessante è che ciascuno di loro stava sviluppando in maniera autonoma e personale un percorso di lavoro diverso da tutti gli altri.
Per alcuni era la fantasia pura e sfrenata ad articolare i disegni, per altri era il mondo dell’arte la fonte di ispirazione, per altri ancora i super eroi e così via…
La cosa che in me, come insegnante, produceva più soddisfazione era vederli lavorare animati dalla passione. Non stavano lavorando con questo entusiasmo per il raggiungimento di un bel voto, ma perché quello che stavano facendo rispondeva al loro desiderio di creare in piena libertà su un argomento tanto divertente.
Nel giro di poco tempo quelli che inizialmente erano solo degli studi grafici prendevano già forma sui computer con elaborazioni digitali in 3D. Tecnicamente non è semplice modellare dei soggetti così complessi, ma nessuno dei ragazzi si è perso d’animo ed hanno cominciato a creare i propri Centòmini ai quali davano nomi divertentissimi: CentPablo , Fioròmini, Peròmini, Cinciòmino, Tostòmino e così via…
Comparivano così sui monitor personaggi maschili e femminili assolutamente incredibili, omini volanti, uomini-pesce, ballerine, angeli ed una quantità smisurata di altri soggetti, rivisitati in maniera straordinariamente unica. Quando gli studenti hanno iniziato ad aggiungere ai modelli i colori e i materiali, i personaggi si sono come animati in un’esplosione di gioia creativa.
La felicità dei ragazzi aumentava vedendo i riscontri positivi di Aleandro Roncarà e Marco Melani durante le loro visite in classe, entrambi hanno sempre seguito il percorso degli studenti con consigli e incoraggiamenti preziosi, e negli intervalli fra gli incontri a scuola, erano innumerevoli le mail, i messaggi e le telefonate che si sono e che ci siamo sempre scambiati.
Alla fine di questo lungo e appassionante percorso le proposte presentate sono state innumerevoli e posso dire che nessuno dei progetti non sia meritevole di considerazione ed apprezzamento, per me sono tutti dei numeri uno.
Ho chiesto ai ragazzi di esprimere una loro considerazione conclusiva e mi è piaciuta quella di Francesco che ha definito Centòmini un movimento che rivoluzionerà il futuro: arte contemporanea capace di interagire con i ragazzi.
Sono felice di averlo condiviso.
Rossella Baldecchi
Docente di Disegno Industriale