Il cinquecentenario dalla morte dell’illustre genio Leonardo da Vinci, artista poliedrico,inventore e scienziato, ha offerto al nostro Liceo l’occasione di rendere omaggio a un personaggio così straordinario. I due artististi che si sono cimentati nel dare lustro a tale celebrità sono Roberto Casati e Angela Iandelli, che pur lavorando su fronti e tematiche diversi, in quest’occasione, nel loro operato, si sono avvicinati tantissimo, focalizzando la loro attenzione sulla mente creativa dell’artista. Roberto Casati, ha pensato di rendere omaggio al nostro genio, eseguendo l’opera “ Testa di Leonardo”e Angela Iandelli attraverso “ i suoi cervelli” , fra cui quello del genio Leonardo stesso, senza però trascurare altre menti creative del Rinascimento e del Manierismo, che vengono associate a dei particolari colori, “Cervello rosso-Rosso Fiorentino”, “ Cervello Azzurro-Filippo Lippi” che li rappresentano in maniera più significativa. La scelta di questi soggetti potrebbe sembrare scontata, ma non lo è affatto: da dove parte la creazione se non da quell’idea , da quella luce che si accende nella mente dell’artista? Roberto Casati immagina, in maniera visionaria di poter riaprire, dopo 500 anni, la testa di Leonardo e di trovarla a distanza di tempo ancora piena di bagliori e di meccanismi ancora vivi e pulsanti, a dimostrare che il suo esempio non si spegnerà mai e sarà sempre un modello di riferimento per chiunque si avvicini al mondo dell’arte e della scienza. Ha utilizzato per realizzarla ingranaggi, oggetti di riuso, necessari per concretizzare l’idea stessa. Solo il genio è capace di vedere in qualunque elemento, anche apparentemente privo di valore, un proprio significato più profondo. Anche i “ Modul’art”, sono una piccola espressione di genialità: piccoli cilindri, moduli in mostra, possono essere utilizzati per svolgere le più svariate funzioni ed in quest’operato sono stati coinvolti gli studenti della sezione di design industriale con i loro docenti. Angela Iandelli invece immagina “ i suoi cervelli” come delle esplosioni di colori, lei stessa sostiene che i lunghi periodi che definisce “di vuoto”della sua vita sono stati come riempiti letteralmente dalla pittura; il colore e il segno sono diventati veri e propri strumenti di espressione e concretizzazione della propria interiorità, brillanti come sorgenti di luce.
prof.ssa Vittoria Cioni